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Perchè costruire in Bio-Architettura ?

scritto in apr. '04

Un' opera architettonica dimostra sempre l' epoca in cui è stata concepita, questo perché tutte le arti riproducono la situazione storica e sociale alla quale appartengono. Una corretta architettura dovrebbe rispecchiare i cambiamenti e i dibattiti della società e dell'economia in cui s'inserisce, oppure precedere i tempi dei cambiamenti in atto. Analizziamo quindi il nostro tempo. Con il Protocollo di Kyoto, il mondo ha sancito gli indirizzi che lo sviluppo umano dovrà adottare per affrontare le improrogabili problematiche ambientali. Conosciamo perfettamente quindi la nostra responsabilità nei confronti del pianeta, la lotta per la sopravvivenza della terra e soprattutto per il benessere futuro dell'uomo. Sono necessari allora, enormi cambiamenti culturali e la formazione di professionisti in grado di fornire risposte di qualità nella costruzione di "progetti sostenibili". Lo sviluppo di nuove tecnologie, da applicare ai nostri edifici, deve fare i conti con la limitazione delle risorse; un quesito fondamentale con il quale confrontarsi. L'architettura ecologica si trova a guidare il cosiddetto "movimento d'avanguardia", con nuovi obiettivi culturali che vanno ben oltre alle sbrigative questioni di gusto. Pone domande riguardanti la nuova edilizia e si rivolge, verso le nuove opportunità che la tecnica futura ci apre. La bioedilizia quindi non è soltanto la semplice sostituzione di un materiale dannoso, con un altro materiale non dannoso, o peggio, un ritorno al costruire abitazioni arcaiche in cui non vi è tecnica innovativa e quindi non è malsano. Piuttosto, essa offre una ricerca appassionante per rendere possibile la costruzione di un edifici sempre più "geniali", autonomi negli impianti, e su misura per gli uomini che lo abitano. La nuova edilizia dovrà essere adeguata a noi, alle nostre esigenze fisiche oggettive e spirituali. L'architettura ecologica, è logicamente più adatta di quella tradizionale a sostenere questi cambiamenti. Al sistema dell'edilizia preconfezionata, secondo la logica del "costruire per vendere" , si contrappone un progetto che si occupa maggiormente dei contenuti, rispetto alla confezione superficiale. La sfida degli architetti sarà quindi quella di realizzare edifici ecologici e confortevoli secondo gli standard che conosciamo, ma anche di maggior bellezza rispetto all'edilizia attuale. E' inoltre augurabile che questa architettura si riconosca attraverso un proprio linguaggio e non si camuffi dietro l'apparenza di una costruzione tradizionale, ma piuttosto che metta in risalto il suo nuovo lessico progettuale bioecologico.

arch. Sabrina Gentilin

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