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Solare diffuso e risparmio sulla bolletta

scritto in ott. '03

L'estate 2003 sarà ricordata come quella del caldo eccezionale e della crisi energetica, ma è solo l'inizio, infatti si prevede un'escalation del problema difficile da affrontare; questo offre lo spunto per parlare ancora di energia solare.Adesso il fantasma del back out , incentiva la costruzione di centrali termoelettriche di tipo tradizionale, dimenticando che queste: inquinano, degradano l'ambiente, fanno rumore e danni socio-sanitari, che costano anche a livello economico. La mia convinzione è che dipenda pure da noi, la riuscita dell'unica via alternativa valida contro la costruzione indiscriminata di nuove centrali elettriche sul territorio abitato. Mi riferisco all' espansione di una nuova mentalità ecologica, talmente diffusa tra la popolazione da annullare la politica dello sfruttamento dell'ambiente a discapito di "noi stessi" abitanti delle città. Occorre imboccare la strada delle energie alternative, non solo per la necessità di uno sviluppo sostenibile, ma anche per un concreto risparmio economico; e di questi tempi non è male. I sistemi ad energia pulita, ci sono e funzionano; la ricerca ne ha migliorato il rendimento fino a renderli concretamente più convenienti.
Allora perché non risparmiare dove è possibile?
Lo Stato italiano mette a disposizione di tutti, degli incentivi economici molto interessanti per favorire la diffusione di impianti a energia solare (o a energia alternativa) attraverso due programmi:
1. Promosso dalle regioni, il finanziamento a fondo perduto fino al 25% del costo dell'impianto, a chiunque acquisti e installi impianti termici (e fotovoltaici) a energia solare

2. I costi per gli interventi finalizzati al risparmio di energia (quindi impianti ad energia solare) possono essere detratti per il 36% dalla dichiarazione dei redditi
Questo significa che se sommiamo i due incentivi statali, il risparmio concreto supera il 50% della spesa per l'acquisto e l'installazione dei nuovi impianti. In aggiunta si può aggiungere un 3° incentivo:
3. il risparmio sulla bolletta dell'impianto termico fino al 40% annuo, mentre per gli impianti fotovoltaici il risparmio arriva al 60%
Se tutta l'Italia si dotasse di impianti solari, si produrrebbe un surplus di energia che nei momenti del bisogno verrebbe riversata nella rete. Occorre quindi incentivare il risparmio di energia a tutti i livelli, è solo una questione di buona volontà, ci trasformeremmo tutti in grandi risparmiatori di energia e piccoli produttori autosufficienti, attraverso milioni di micro-impianti diffusi sul territorio.

arch. Sabrina Gentilin

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